Presentarsi ad un colloquio di lavoro impreparati non è una buona idea. Ma essere super preparati può essere dannoso?
Poco tempo dopo essermi laureato, mi sono presentato ad un’intervista per una posizione in ambito relazioni pubbliche per una grande organizzazione no-profit. Ero estremamente eccitato e lavorai a lungo per prepararmi a quell’incontro.
Non era importante per me che quel posto di lavoro si trovasse a 80 km da dove abitavo. Non era importante che la retribuzione fosse bassa. Dovevo avere quel posto.
Quando arrivò il giorno dell’intervista, mi ero preparato ad affrontare almeno una tonnellata di possibili domande. Mi ero esercitato a rispondere davanti allo specchio, osservando attentamente i miei gesti e la mia pronuncia. Avevo bloccato mia sorella in un angolo e l’avevo costretta a mettermi alla prova infinite volte.
Ero talmente preparato, che credevo che nulla potesse andare storto.
Cosa è successo? Tutto andò per il verso sbagliato. Non riuscivo a focalizzare né a godermi la conversazione, talmente ero concentrato sulle mie battute. Mi fecero una domanda: sparai la mia risposta con noncuranza (utilizzando un’espressione ben rodata, ovviamente). Me ne fecero un’altra, mi misi a cercare la risposta giusta e risposi nuovamente.
Nessuno ebbe l’opportunità di incontrare la mia versione umana, quel giorno. Incontrarono il mio alter ero robotico! E il me robotico non fece un gran lavoro, anche e sopratutto perché le aziende non assumono robot, ma li comprano.
Ero dispiaciuto, e mi arrabbiai con i recruiter per non aver compreso quanto io fossi interessato a quella posizione (come facciamo tutti!). Ma quando finalmente mi fui tranquillizzato, mi resi conto della ragione per la quale ero stato scartato.
Mi ero esercitato troppo ed ero risultano falso, non genuino.
Imparate da me. Dovete trovare un equilibrio tra il mostrarvi come una persona smarrita a cui il cane ha mangiato il copione e il killer bionico venuto per fare giustizia tra i malvagi.
Volete sapere esattamente come dovete comportavi? Leggete i seguenti consigli e preparatevi alla vostra prossima intervista di lavoro.
Impara le domande più comuni che si formulano durante un’intervista, e adatta su di esse la tua esperienza
Troverai l’elenco delle domande più comuni googlando “domande comuni colloquio di lavoro”. A questo punto pensa a delle risposte che sappiano parlare e valorizzare la tua esperienza. Non è necessario trascrivere l’intera risposta; limitati a prendere qualche appunto o a elencare le questioni più importanti, e tieni queste cose a portata di mano durante l’intervista (anche se poi non le userai). Sarai sicuro di poter ricordare le cose fondamentali, senza recitare una risposta.
Impara la tua storia molto bene, così ti verrà facile inserire qualche aneddoto
Quando conosci bene tutti i dettagli della tua storia, diventa più semplice raccontare situazioni e fatti in relazione a qualunque domanda ti venga posta. Passa la maggior parte del tempo dedicato alla preparazione al colloquio non tanto a ripetere le risposte, ma a riflettere sulla sviluppo cronologico della tua storia professionale fino ad oggi. Pensa a ciò di cui vai più orgoglioso, alle sfide che hai affrontato, a ciò che hai imparato da quegli eventi, dove hai sviluppato le tue competenze, come sei diventato bravo come dici a risolvere problemi, e così via. Quando hai il pieno controllo della tua storia, ti verrà facile tratteggiare le tue esperienze e articolare in modo accattivante e significativo i fatti; senza più preoccuparti delle domande.
Ricordari queste lettere: P.I.C.
Studi mostrano che le interviste meglio riuscite sono quelle in cui il candidato risulta positivo, interessato e coinvolto (P.I.C.) nella conversazione. Ma è difficile riuscire in queste tre cose se si è ossessionati dalle domande che stanno per essere formulate e dalle risposte che ci si è preparati. Preoccupati piuttosto di essere coinvolto nella conversazione. In altre parole, comportati come ti comporteresti se incontrassi qualcuno per la prima volta.
Non dimenticare le 3 cose che stanno cercando
Molte persone erroneamente pensano: “se sono in grado di mostrargli che conosco ciò di cui sto parlando, mi assumeranno”. Sì, certamente, devi dimostrare nel corso del colloquio che sei in grado di fare il lavoro. Ma questa è solo una delle tre principali cose che un selezionatore sta ricercando: ha bisogno di comprendere se tu possa essere apprezzato nell’ambiente di lavoro, e che tu ti possa sentire a tuo agio. Smetti di pensare a rispondere in modo perfetto, e mostra di poter essere apprezzato e di apprezzare l’ambiente di lavoro. Rilassati. Ridi. Lascia scorrere le cose e lascia trapelare un po’ della tua personalità. E’ importante quanto mostrare le tue competenze.
E infine…
Respira
In questo modo avranno la certezza che sei un essere umano, e non un robot!
Quali sono le tue esperienze? Lascia un commento qua sotto! E se ti è piaciuto l’articolo non dimenticare di condividere o dire “mi piace”!