Quando un selezionatore, nel leggere il tuo curriculum, comincia a dubitare che tu abbia fatto copia-e-incolla di contenuti, o ancora peggio che quello che scrivi non corrisponda al vero e tu abbia cercato di “abbellirlo”, in quel preciso momento le tue probabilità di essere contattato crollano in un istante.
Che sia ben chiaro, chiedere aiuto è lecito. Farsi aiutare nella sistemazione del proprio curriculum, anzi, è desiderabile. Per raccogliere, sviluppare e scrivere un buon CV spesso è addirittura raccomandabile il supporto di un vero e proprio CV writer. Ma l’importante è che tu scelga una persona che sa cosa fa e conosce bene i processi che entrano in gioco in chi legge.
Tua madre, un fratello o un amico spesso si traducono in pessimi “investimenti”: per loro va bene tutto ciò che dici, forse ti sopravvalutano, non conoscono il mercato del lavoro a cui il tuo profilo professionale è destinato.. e ti voglio bene, quindi ti assecondano.
Peccato che non ci sia nulla di peggio, nel corso di un colloqui, che fare scena muta difronte a una domanda di chiarimenti che non si è in grado di dare perchè ti sei lasciato condizionare dalla bontà o condiscendenza di chi non è preparato per supportarti nella difficile battaglia del mercato del lavoro.
Non esitare nemmeno un secondo, quindi, se nel tuo curriculum ci sono scritte frasi o parole in cui non ti riconosci! Fallo subito! Fallo ora! Anzi no, fallo dopo avere finito l’articolo.
Inoltre, se ciò che è scritto non descrive perfettamente le tue responsibilità, correggi subito anche quei contenuti. Non conviene lasciarti tentare dalla possibilità di tentare il lettore e ritrovarti poi, come descritto sopra, a fare scena muta e bruciarti la fiducia del selezionatore (con annessa possibilità di essere realmente considerato per la posizione vacante).
In definita, fai sì che il curriculum parli di te per te. Se non ti ci riconosci, apri il file edagli al tua voce!